#SpazioTalk, Andrea Peron: “L’anno scorso è stato complicato, ora voglio raggiungere i miei obiettivi”
Andrea Peron rilancia con decisione. Il corridore italiano inizia la sua decima stagione da professionista, correndo con la divisa della Novo Nordisk. In questi anni, l’azzurro si è spesso messo in mostra con le sue doti di passista e con azioni da lontano, andando spesso in fuga per mostrare i colori della squadra e diffondere il suo messaggio a favore di tutti coloro che, pur avendo il diabete, possono dedicarsi all’attività sportiva senza particolari difficoltà. Intervistato in esclusiva dalla nostra redazione durante il ritiro della Novo Nordisk, il corridore italiano ha parlato della sua situazione e della stagione che sta per iniziare, in cui vuole alzare l’asticella e togliersi delle soddisfazioni. Una parte dell’intervista può essere ascoltata nell’ultima puntata di SpazioTalk.
Com’è andato il ritiro?
Tutto bene. Il tempo non è stato quello classico della Spagna, ma non ci possiamo lamentare. Finora tutto da programma.
Sai già il tuo programma per questa stagione?
Partirò in Oman, poi dovrei fare un blocco di gare in Grecia. In seguito decideremo il programma migliore per me, anche in base agli inviti che riceverà la squadra.
Sei il corridore con più esperienza tra gli italiani in Novo Nordisk, in cui inizi la decima stagione. Cosa ti aspetti da quest’anno a livello personale?
Per prima cosa, di raggiungere tutti gli obiettivi che mi darà la squadra. Sono felice di iniziare in Oman, una gara importante con tante squadre World Tour. Già lì sarà un bel modo di cominciare, un bell’obiettivo. Bisognerà fare bene da subito. Spero di essere all’altezza.
A questo punto, quali ulteriori step in avanti si possono chiedere alla squadra?
Non molti, il progetto è solido. Sono professionista da molti anni e, a parte i Grand Tour, bene o male sono riuscito a correre gare a tutti i livelli e dappertutto. Siamo una squadra che corre in molti Paesi, quindi cerchiamo di diffondere il più possibile il nostro messaggio. Sarà la squadra a decidere dove e come proseguire.
Come cambia il calendario e la stagione di una squadra Professional con il coronavirus? Le World Tour hanno sempre la possibilità di scegliere le corse, voi forse siete più penalizzati.
Purtroppo il coronavirus ha penalizzato un po’ tutti. Noi siamo riusciti a fare un calendario buono in Europa. A fine stagione il numero di gare c’era. L’unica incognita è che prima viaggiavamo anche in Asia e in Sudamerica, ora o non ci sono più o comunque non è facile organizzarsi per andare. A parte queste gare lontane, magari in Paesi non troppo organizzati, in Europa non abbiamo avuto grossi cambiamenti.
Che consiglio daresti ai giovani che iniziano quest’anno nel professionismo?
Abbiamo tutti lottato per essere qua, bisogna continuare a farlo anche ora. Consiglierei quindi di non perdere la fame di correre e di fare bene.
Invece un messaggio ai tifosi?
L’anno scorso è stata una stagione complicata per noi. Siamo riusciti a riprenderci verso fine stagione ed è stato importante perché vogliamo regalare qualche gioia in più a loro. Continuate a seguirci e a tifare per noi.
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